domenica 5 aprile 2015

Il signore del male

(1987, John Carpenter)

Signori, ho trovato un lavoro.
Stare a casa disoccupata mi stava logorando su tanti di quei piani che fatico anche solo a spiegarlo.
Mi meritavo un premio.
Ed esiste un premio migliore di un bel film?
Spoiler: no.

E poiché non parlerò de Il seme della follia nemmeno sotto tortura almeno fino a quando non avrò 15 lauree in cinemaregiasceneggiatura, direi che è giunto il momento per me di mettere da parte il mio terrore per i film demoniaci e vedere, in vergognoso ritardo, Prince of Darkness. 


[Ve lo dico subito che così ci leviamo un bel pensiero. Se pensate che io sappia anche solo cosa vuol dire fisica quantistica avete proprio capito Roma per Toma. Io amo la storia, la letteratura, tutto ciò che è astratto. Le materie scientifiche mi annoiano solo se ci penso. Mi dispiace. So che questo potrebbe essere una limitazione nella visione del film, lo riconosco. Terrò Wikipedia aperta, che volete che vi dica. Ma tanto con ogni probabilità non capirò nemmeno cosa dice Wiki.]

In un'antica chiesa di Los Angeles viene ritrovata la sede di una segreta setta religiosa, che custodiva un misterioso liquido verde, che pare essere l'essenza del Maligno. Il sacerdote responsabile del ritrovamento si rivolge ad un professore di fisica e ai suoi studenti per risolvere il mistero.

Oh, eccoci qua.
Sediamoci e parliamo di fede/scienza. Ce l'avete un tè? Io ho fatto la torta al cioccolato, così intanto facciamo merenda.

Io sono atea, ma non sono una di quelle atee ostili nei confronti dei credenti. Io ho molto rispetto delle persone con una sincera religiosità, sono sempre contenta di ascoltare il loro punto di vista e condividere con loro il mio.
Per questo motivo, la prima cosa che mi ha tanto colpito de Il signore del male è che vediamo i due mondi apparentemente 'antagonisti' incontrarsi per loro stessa volontà. E' il sacerdote che sceglie di comunicare le proprie perplessità al professore anzichè al proprio superiore. Qualcosa nel suo mondo lo sta mettendo in difficoltà, per cui sceglie di aprire la sua mente - che rimane comunque ferma nel proprio credo - alla scienza. Così come il professore e gli studenti sono costretti ad un certo punto a riconoscere che l'entità dei fenomeni che stanno colpendo la chiesa esula dal loro campo di competenza.
Questo mi affascina molto, e non fa altro che aumentare la mia già presentissima stima nei confronti di Big J.
Ogni personaggio è interessante, intelligente, aperto all'altro ma non incoerente.
Persone che vorrei incontrare nella vita reale.


Chiaro, parliamo di un film.
Un film girato con qualcosa come i 5€ della paghetta.
Un pochino si vede, dai. Un pochino.
Ma, francamente, ce ne frega?
No che non ce ne frega, perché con 5€ noi ci compriamo un pacchetto di sigarette (voi, perché io non sono scema e non fumo), lui, che c'è un motivo se è una specie di divinità greca, ci ha girato un film che inizia sottovoce, e poi esplode.
La sensazione è quella di una tavola preparata: si inizia a cucinare pian piano, poi si apparecchia, con calma e in ordine. Poi si inizia a sentire il profumo del cibo che è quasi pronto e infine sbam! Piatti in tavola, portata dopo portata, rumore di posate, l'acqua versata, e infine, gran finale per cui c'è sempre spazio anche nello stomaco più pieno, il dolce.
E così Il signore del male. Inizia con 10 minuti di titoli di testa, angoscianti e infiniti, nei quali assistiamo alla preparazione della mattanza. Quello che dovrebbe essere il momento in cui sentiamo il profumino del cibo è quello in cui il demonio si libera, prende possesso della prima vittima, ed entriamo nel vivo del film.

A questo punto affrontiamo la questione paura. Perché si parla di un film demoniaco. Di un film demoniaco della miseria. Quindi, come ha potuto una persona terrorizzata dal suddetto filone averlo visto?
Paura me ne ha sinceramente fatta. Mi ha lasciato quella patina di angoscia sulla pelle, quella che potrai anche farti mille docce (se hai il coraggio di andare in bagno da sola) ma la senti ancora lì. Per tutta la durata sono stata incollata allo schermo, ma questo era prevedibile.
Certo, quel finale lì mica me lo aspettavo.
Infatti ho fatto un triplo carpiato rovesciato imbalsamato che credo di avere tolto un paio di doghe al letto.
Eppure, dopo lo spavento iniziale, era l'unico finale possibile. Io non ci sarei mai arrivata di testa mia, ma una volta che il sior Genio me lo ha presentato, era in effetti l'unica cosa da fare. Che è il motivo per cui lui è, appunto, il sior Genio e io la siora Cretina.


Mi pare di avere capito che lo si ama o lo si odia, sto principe delle tenebre.
Io, personalmente, l'ho amato.

(Certo, se ne volete un'opinione più seria e molto meglio argomentata, vi rimando alla recensione di Obsidian Mirror)

10 commenti:

  1. Mi stai facendo venire voglia di riguardarmelo. Ormai è quasi un anno che non rimetto il DVD nel suo lettore, dopo quella mia famosa recensione della scorsa estate (e ti ringrazio tanto davvero per averla citata in fondo al tuo articolo).
    Sono contento che ti sia piaciuto "Prince of Darkness". E' vero: questo è un film che si ama alla follia o si odia a morte. Opinioni a metà strada non ne ho mai viste. Ogni tanto mi viene, come dicevo, voglia di riguardarmelo perché non esistono altri film che, come questo, riescono a mantenerti alto il livello di adrenalina dalla prima all'ultima scena, senza darti mai un attimo di tregua.
    Non mi sorprende il tuo "triplo carpiato rovesciato imbalsamato". A me fa ancora lo stesso effetto tutte le volte, anche se già so cosa mi aspetta....
    Mi piace molto quando dici che il film lascia "quella patina di angoscia sulla pelle, quella che potrai anche farti mille docce ma la senti ancora lì", perché è una frase che racchiude davvero tutto.

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    1. Citazione più che dovuta, i tuoi post valgono sempre la pena di essere letti.
      Non il mio Carpenter preferito, devo ammettere che Il seme della follia per me è una vetta irraggiungibile, ma un signor film davvero. Ti ringrazio!

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  2. Perdona lo spammone, ma ho proprio dovuto tirarti in ballo qui:

    http://delicatamenteperfido.blogspot.it/2015/04/boomstick-award-2015.html

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  3. Credo che Carpenter sia uno dei pochi registi che riesce ad essere angosciante anche con poco, perché conosce a menadito tutte le paure e le debolezze dell'animo umano.
    Peccato che con gli ultimi film sia incorso in più di un flop.

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    1. Ti dirò, se stai parlando di The Ward io sono tra quelle che cerca comunque di difenderlo. Certo, Il signore del male è tutt'altra ciccia...

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  4. FILMONE!! se mi parli del mio Giovanni mi guadagni subito punti stima. ottimo commento! ;-)

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    1. Di lui parlo molto molto poco, in realtà. Ma solo perché non sarò mai all'altezza! Grazie!

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  5. Amore infinito per Carpenter! E Il Signore del Male si ama incondizionatamente.

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    1. Si ama, si ama. E si teme, perché a me fa un paurone esagerato!

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