martedì 26 gennaio 2016

Mi metto in pari: The Green Inferno

SPOILER ANCHE QUESTO GIRO PERCHÈ TANTO LO AVETE VISTO TUTTI

Mi piace Roth? No.
Mi piacciono i cannibal movies? Non particolarmente.
Però The Green Inferno lo guardo, perché la coerenza è il faro della mia esistenza.

Ve lo riassumo nel caso non ve lo ricordaste: gruppo di attivisti (categoria umana verso cui nutro profondo timore) parte alla volta dell'Amazzonia a fare il proprio dovere di attivisti ma l'aereo su cui stanno viaggiando ha un guasto e loro finiscono nel bel mezzo della giungla in balia della tribù indigena che erano partiti per proteggere.
Se in 25 anni non ho mai preso un aereo perchè il solo pensiero mi causa profondi attacchi di panico, pensate voi quanta voglia me ne è venuta ora.

DISCLAIMER: Nel post di seguito non troverete nominato quel film là di Deodato perché sapete che lo detesto. Niente confronti, niente caccia alle differenze, niente.

Questo l'ho detestato? NO.
È talmente surreale e inaspettato che mi gira quasi la testa.
Cominciamo dalla locandina italiana?


Ma mi potrai stare più in culo di così?
Se permetti il tuo essere accettabile o meno lo determiniamo noi che vediamo, scusa eh. Aberrante, estremo...
Lo so che serve a portare gente, lo comprendo, ma non mi piace e lo prenderei a ceffoni. Poi guardandolo con fare sprezzante, gli direi: 'Eri efferato quanto i My Little Pony.'
In effetti, però, un pochino forte lo è, per quanto mi pruda l'orgoglio a dirlo. Fermo restando che visti un paio di Saw questo è una passeggiata, va ricordato che siamo nella seconda decade degli anni 2000, se mi mostri un cannibale che strappa i tendini con i denti mi sembra vero e mi fa senso.
R, se stai leggendo, stanne proprio abbondantemente alla larga.

Eppure, non sono state le amputazioni nè le torture a disgustarmi. Credo che a restarmi nella mente a lungo sarà la scena dell'arrivo dei ragazzi nel villaggio degli indigeni. Decine di mani sconosciute addosso, strusciate contro faccia, capelli, spalle, mi toglieranno il sonno per un po'. Che disagio, che urticaria, che voglia di picchiarvi uno per uno, giù le mani maledetti musi rossi o ve le sego con un taglierino che taglia poco.


A parte quello, l'orrore agli occhi di chi ha un minimo di dimestichezza è davvero poco. Un paio di arricciamenti di naso e un singolo momento di tensione che credo però di avere provato soltanto in quanto femmina, perché un coltello da quelle parti lì NON CE LO VOGLIO.
Certo, avrei preso sta Justine a randellate sul naso, ma immagino che anche questo sia responsabilità mia. La bellissima e dolcemente ingenua figliola del funzionario delle Nazioni Unite che scopre il suo lato di sinistra perché crede nella pace del mondo e quindi parte, con uno zaino carico di ideali ma privo di alcuna conoscenza del mondo, per salvare il mondo, mi sta sulle palle. E oltretutto si indispettisce quando scopre che gli altri hanno accettato il fardello della sua presenza per un motivo. Dai, bella, su. E il fatto che si sia salvata perché nella sua sconfinata dolcezza ha conquistato il cuore di un bambino non lo accetto volentieri, Eli.
Ti perdono quella questione della bustarella d'erba per cui tutti ti hanno un po' perculato, ma guarda che questo non mi piace.

C'è anche da dire che tu, vecchio Orso Ebreo, hai perculato tutti i sedicenti attivisti del mondo in una pellicola piena di sangue, quindi chi sono io per giudicarti? Mi hai fatto divertire. Ed è evidente che sia io che te abbiamo 13 anni, perché al 'Una tarantola ha cercato di mordermi il pisello!' ho riso assai.
E anche tu.

8 commenti:

  1. Un'idiozia su cui, sorprendentemente non ho infierito nemmeno troppo.Lei sarebbe da prendere a testate nei denti per quanto è scema...

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    1. Lei non si sostiene, mi unisco alle testate sui denti!

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  2. Lo definirei insignificante... mi ha annoiato tantissimo

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  3. L'attacco di diarrea. La voglia improvvisa di masturbarsi in un covo di Cannibali. La fame chimica. Dopo mesi, lo ricordo ancora. E rido, rido!

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  4. Io non amo Roth, i suoi Hostel mi hanno lasciato vagamente indifferente e questo non credo rientri nelle mie priorità.

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    1. A me Hostel 1 aveva discretamente fatto girare le palline, ti dirò.

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