lunedì 28 novembre 2016

Il rito

Ve la ricordate, vero, la missione in cui mi sono masochisticamente lanciata? Si riprende in mano Friedkin con la sua bambinetta posseduta e si riguarda L'esorcista. Ce la posso fare. Se riesco a fare quello riesco anche a perdere quella decina di chili che mi manca per assestarmi, e badate che non so quale delle due sia più difficile.
Fino ad ora i demoniaci che ho guardato mi hanno fatto quasi tutti pietà. Non che questo elimini il fatto che generalmente mi abbiano fatto paura, ma se dovessi dire che sono buoni film tutti quelli che mi hanno spaventata dovrei dire che Paranormal Activity è bello, ed è una cosa che non sono disposta a fare.

 Stavolta proviamo con Il rito, storia in cui un giovane ed avvenente sacerdote (che ha preso i voti per motivi che mi permetto di definire deficienti), in preda ad una crisi di fede, viene spedito dal suo superiore a Roma, dove potrà seguire un corso per esorcisti. Se nemmeno quella strada lo convincerà a restare in seminario, sarà libero di andare. Qua farà la conoscenza di Padre Lucas, un esorcista con molta esperienza che sarà la sua guida nel percorso di ricerca della fede perduta.


Parliamo di una cosa: sono millemila anni che si fanno film. Chiedere costante innovazione è certamente chiedere troppo, lo riconosco senza problemi. Ogni tanto, però, fanno la loro comparsa sulla scena certi film, mi vengono in mente per esempio Quella casa nel bosco oppure It follows che fanno una cosa magica: prendono tutti i tassellini che canonicamente fanno parte del loro sottogenere horror di appartenenza e li scombussolano tutti, scombinandoli fino a creare qualcosa di completamente nuovo ma dai forti richiami tradizionali.
I demoniaci no. Loro sono quasi da ammirare per la rigidità con la quale non si discostano di un centrimetro dalla casa madre, dove con casa madre parlo del film di Friedkin. Provano a farci credere di inserire grande innovazione, e non vorrei dover essere io a infrangere le loro convinzioni ma no, fare un mockumentary non vi esonera dal discorso.
Prete (dove la figura del prete è facilmente sostituibile con qualcuno a caso, ma è da preferirsi l'appartenenza clericale) scettico, con la fede in discussione, che ha bisogno di prove evidenti per convincersi che davvero Dio e l'eterno rivale esistono. Accanto a lui ci deve essere un secondo prete, più saggio, con esperienza da vendere, che deve sempre raccomandare a giovane di prendere sul serio la questione perché non si scherza col demonio. Demonio che possiede a sua volta battute di repertorio, ma che soprattutto deve sempre essere al corrente dei segreti macabri della vita delle persone che non credono in lui, e questo fatto deve essere quello che fa cambiare idea agli scettici.
Come colpo di grazia, in nessun film il diavolo si ferma a possedere un corpo soltanto, ma deve vagare un po' tra i presenti cercando di seminare il panico.
Il rito non ci prova nemmeno a fare eccezione. Si mette comodo nel ruolo che ci aspettiamo ricopra e si porta a casa il solito filmettino con niente che ci stupisca. Anche perché che Anthony Hopkins sia bravo lo sappiamo già e abbiamo film di ben altra levatura a ricordarcelo.


Non è tanto questo che rimprovero a questo film. Mi sta anche bene che tu cerchi di metterti comodo nei panni che qualcun'altro ha cucito per te. Non sei neanche cattivo in questo.
Ma che un demoniaco a me non faccia paura neanche un secondino non lo posso accettare.

Io non ve lo consiglio nemmeno per ischerzo, però magari a voi piace da matti e volete il DVD con la bramosia con cui io desidero la Pepsi in estate, e il link per acquistarlo acciocchè anche io benefici dei vostri opinabili gusti (dai che si scherza), il link a cui trovarlo sta qui:


Il rito

5 commenti:

  1. Bello, non ad altissimi livelli ma discretamente pauroso con un grande Hopkins ;)

    RispondiElimina
  2. No beh ma hai idea di quanto abbia riso a vedere questo film, con Hopkins che a un certo punto schiaffeggia la bambina dicendo "Che cariiiinaaaaaaaa!!!". Inqualificabile. Bella mia, perché non ti butti direttamente sulla serie L'esorcista?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma sai che me l'avete detto in diversi ma ancora non l'ho iniziata? Faccio pietà con le serie tv

      Elimina

Disclaimer

La cameretta non rappresenta testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza nessuna periodicità. La padrona di casa non è responsabile di quanto pubblicato dai lettori nei commenti ma si impegna a cancellare tutti i commenti che verranno ritenuti offensivi o lesivi dell'immagine di terzi. (spam e commenti di natura razzista o omofoba) Tutte le immagini presenti nel blog provengono dal Web, sono quindi considerate pubblico dominio, ma se una o più delle immagini fossero legate a diritti d'autore, contattatemi e provvederò a rimuoverle, anche se sono molto carine.

Twitter

Facebook