lunedì 19 dicembre 2016

Cold Prey

IO HO FREDDO.
L'inverno mi fa schifo, soffro le temperature in un modo esagerato che mi causa dolore fisico e umore di merda da qui a maggio inoltrato, e per di più vivo in Pianura Padana, sia essa eternamente maledetta. Voglio 40 gradi all'ombra sempre.
Non sono disposta a vivere in questa pestilenza da sola.
Voglio vedere qualcuno che stia peggio di me, e che abbia più freddo.
Quindi, Cold Prey.


Siamo in Norvegia, fa un freddo porco, e un gruppo di giovani irresponsabili vuole andare a fare snowboard come fanno tutte le persone coooool. Uno, in un momento di celodurismo sullo snow cade e si rompe una gamba. Gli amici lo portano in un hotel lì vicino, che sembra abbandonato e quindi SENZA RISCALDAMENTO, sperando di chiamare i soccorsi.
Non è abbandonato come sembra, ma almeno si sono accesi il fuoco.

Inizio a prendere il film poco sul serio a nemmeno venti minuti dall'inizio. Amico si rompe una gamba. Ci sono due coppie e uno single, quale sarà il ferito? Non ve lo dico nemmeno. Cade, urla, viene raggiunto dagli amici, e con grandissima fortuna di tutti una di loro ha interessanti skills mediche. Pensa un po' che culo. La frattura è, insospettabilmente, scomposta, quindi va rimessa a posto prima che si faccia ancora più brutta. E qui, con un fremito dato dalla tensione, attendevo con ansia che LA frase venisse pronunciata.
'Questo ti farà male.'
Non sono stata delusa.
In virtù di ciò, ho iniziato a trattare il film con la leggerezza che chiaramente meritava, fino al momento in cui ho assistito ad ossa tenute insieme con l'attack, e allora sono state risate per tutti. O meglio, io skills mediche non ne ho alcuna, sia chiaro, quindi potrei benissimo sbagliarmi. Le ossa tenute insieme con la supercolla però mi hanno quantomeno...intrigata.

Parliamo ovviamente di cose alle quali si potrebbe anche passare sopra, se il resto fosse un film eccezionale. Ma, come prevedibile, non lo è. Non è uno di quei famigerati FDC che lasciano solo dolore al loro passaggio, è peggio, È uno di quegli slasher molto molto convenzionali, con la sola caratteristica di essere europeo e non americano. Essere simile a mille altri può non essere un problema, se ci fosse altro da offrire: un guizzo di genialità, prove attoriali incredibili o scrittura da Oscar. Qua non ci sono, ci si limita a riportare su pellicola la solita brodaglia: gruppo di amici in vacanza, casa/hotel abbandonato, telefoni che non prendono e gente che cerca di farli fuori. Poi si arriva alla final girl e allo scontro.
I ruoli dei ragazzi sono ben noti (la bella, la sveglia, il simpaticone...) e quasi caricaturali (il limone durissimo e selvaggio, queste bizzarre strategie mediche, sono un po' troppo dai), la situazione di isolamento e paura purtroppo mi è arrivata poco e niente, nemmeno il solito bel sangue-su-neve c'è stato. Confidavo allora nel villain: non sono tutti Wolf creek, ma insomma si poteva fare meglio. Questo sembra uno scimmiottamento del mio intoccabile Myers: omone gigante che non spiccica parola manco per piacere, di cui non si comprendono le motivazioni (ci hanno provato sul finale ma se non ci avessero provato sarebbe stato meglio per tutti), ma che di sicuro vuole solo far fuori la gente.
Io di Michael Myers però avevo un paurone, questo qua mi ha lasciato calma da morire.
E per lasciare calma me...

4 commenti:

  1. psicopatica!
    Al freddo ci si può coprire!
    C'è niente peggio del caldo afoso di lugliagosto quando sei tutto sudato e appiccicoso e nudo come un verme ma hai caldo lo stesso e vorresti strapparti la pelle ma magari anche no che la pelle mi serve magari un giorno mi decido finalmente a farmi un tatoo che ormai ho ventott'anni e neanche un tatoo ma come si fa! ti credo che poi non sono inserito in nessun giro giusto ma almeno ora c'è strafreddo e posso starmene in casa lontano da tutto e oddio la nebbia! tu che come me sei nella pianura padana non puoi dimenticarti la schifosa nebbia che fitta fitta ti difende dalla gente dei giri giusti! che tu non vuoi frequentare la gente nei giri giusti per dio, fortuna che c'è la nebbia bassa bassa e nasconde i fottuti risvoltini che ogni che li vedo ho un conato, fanculo i tatuaggi, l'estate prossima mi strappo via la pelle, strappo tutto ma non il mio orologio. Sai che c'ho un orologio senza lancette? Nel senso che mi è caduto, è esploso via il quadrante con tutte le lancette ma lo porto lo stesso perchè mi piace, è diventato una specie di braccialetto, un oggetto meramente stilistico oltre che, ovviamente, uno status symbol. Che poi è un orologio comprato ai banchetti a 16 euro, pensa che figata di status symbol, scusa m'è partito il flusso di coscienza a volte capita ma ho smesso

    RispondiElimina
  2. Di sicuro non sto peggio di te come località però il freddo lo sento lo stesso, eccome se lo sento, fortunatamente ci sono i termosifoni ;)
    Per quanto riguarda il film, probabilmente gli darò un'occhiata prima o poi :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. io sto vivendo incollata al calorifero e non ho intenzione di muovermi di qui fino a primavera inoltrata!:)

      Elimina

Disclaimer

La cameretta non rappresenta testata giornalistica in quanto viene aggiornata senza nessuna periodicità. La padrona di casa non è responsabile di quanto pubblicato dai lettori nei commenti ma si impegna a cancellare tutti i commenti che verranno ritenuti offensivi o lesivi dell'immagine di terzi. (spam e commenti di natura razzista o omofoba) Tutte le immagini presenti nel blog provengono dal Web, sono quindi considerate pubblico dominio, ma se una o più delle immagini fossero legate a diritti d'autore, contattatemi e provvederò a rimuoverle, anche se sono molto carine.

Twitter

Facebook