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domenica 8 dicembre 2013

Chernobyl Diaries

13:13
(2012, Bradley Parker)
QUALCHE SPOILER




Dicesi masochismo la perversione per la quale il piacere è procurato da una sottomissione umiliante e dolorosa.
E io sono masochista, si vede, perché sapevo, come qualsiasi altra persona al mondo dovrebbe sapere, che questo film avrebbe fatto pietà, ma l'ho guardato perché ero davvero davvero curiosa.

Un gruppo di quattro amiconi (quattro più due, perchè poi conoscono una coppia) sta facendo un viaggio per l'Europa, ma quando sono in procinto di visitare Mosca scelgono di cambiare programma e visitare invece Pryp'jat', celebre cittadina fantasma situata nelle vicinanze della centrale nucleare di Chernobyl e colpita severamente dalle radiazioni, e quindi fatta evacuare. Scopriranno di persona se effettivamente tutti gli abitanti lasciarono la città.


La prima cosa che mi balza all'occhio è che il film è tratto da un LIBRO scritto da Pelosetto. Da Oren Peli. Ma cosa scrivi, che non sai fare la O col bicchiere?
Giuro che lo leggerò è vi farò sapere.
Quindi, lui scrive il libro, poi siccome è una persona di modeste ambizioni decide di trarne un film che però, sempre per via delle modeste intenzioni, non dirigerà lui.
Lui lo scrive e lo produce. E basta.

Lascia l'ingrato ruolo di regista a questo tale Parker, che poraccio già aveva il compito ingrato di avere a che fare con sta roba, poi oltretutto svolge l'ingrato compito in maniera assai ingrata, per non ripeterci. Avrebbe potuto tranquillamente appoggiare la camera su un cavalletto e lasciarla lì, nessuno avrebbe notato la differenza.
Anzi, magari ne usciva un lavoro originale.

Quindi, facciamo la conoscenza dei 6 garzoni, che sono niente meno che dei cretinih di dimensioni storiche. Vi spiego il perché. Siete dall'altra parte del mondo. Un po' spaesati insomma. Il più idiota e megalomane vi propone una gita 'estrema', che potrebbe rivelarsi una cosa parecchio interessante, se non fosse organizzata alla vacca maniera. E voi ci andate.
Parte la gita, organizzata da tale Yuri (và che chiamare un uomo dell'est europeo Yuri è una roba originalissima), alla guida di un furgone di età apparente stimata 250 anni. E voi vi fidate comunque. Eh va beh, andiamo. Arrivate sul posto, le guardie del checkpoint vi comunicano che non potete passare a causa di alcuni lavori. Vi insospettite? Ma quando mai. Strada secondaria e via, si entra in città. Poi quando morirete uno via l'altro come i dieci piccoli indiani avete il coraggio di lamentarvi.


Il momento in cui palesano più chiaramente la loro stupidità è il seguente:
Il pulmino non parte più. E la cosa non mi sorprende perché, come vi ho detto, era un pulmino un po' vintage. Ma è giorno, potrebbero partire a piedi e andare a cercare il checkpoint.
NO.
I deficienti aspettano l'arrivo della notte per realizzare che potevano incamminarsi. Ma santo cielo.

Adesso, battute a parte, questa cosa è tremenda eh. Non puoi girare un film e metterci di proposito dei personaggi così mal scritti. Se non hai la fantasia di creare delle situazioni per cui i ragazzi rimangono comnque bloccati nella città, non puoi risolvere la questione facendo passare loro per dei veri sconsiderati senza cervello. NON FARE IL FILM, piuttosto. Sei ne hai messi, di personaggi, e in sei non facevano un cervello, ed è una cosa che non mi piace affatto. Come puoi fare un buon lavoro se le marionette che metti in gioco sono così?
Vorrei poi farvi notare che mentre viaggiavano nel bosco con quel trabiccolo di furgone i tizi se la ridevano come matti perché il furgone traballava. Glielo diciamo insieme che nei boschi LE STRADE NON CI SONO?


E ragazzi, che dialoghi del piffero. Qua non aggiungo altro, vi faccio un esempio che secondo me rende di più.
Arrivati a Pryp'jat' i giovini si trovano a vagare per vie piene di grandi condomini. La domanda che sorge spontanea a uno dei suddetti è la seguente:
'Queste case erano tutte piene di gente?'
Non so, fai te. Sono case.

Parliamo della questione 'horror'?
Lo farei volentieri se ce ne fosse una. Perché in sto film non c'è niente. Niente ansia, niente paura, ci sono crescendo musicali che sfociano nel nulla, compare una bambina, loro le vanno incontro, questa manco li considera, sta lì a fissare il buio, che paura dovrebbe farmi?
Ma soprattutto, Peli mi ha fatto molto molto arrabbiare per una cosa.
La totale, assoluta, mancanza di chiarezza. Ho sempre detto che meno mostri meglio è, a livello di tensione, e lo confermo. Ma io devo essere messa nella posizione di comprendere quello che sta succedendo. Queste persone che ci sono lì, cosa sono? Ok, poi lo si capisce, perché non è che siamo scemi totali, NOI. Però se solo una persona guarda il film in modo un po' distratto, superficiale, non è messa nella posizione di sapere chi sono quelli. Fantasmi? Zombie? Mutanti? CHI SIETE?

Ultima cosa, la nota positiva. C'è una ricostruzione incredibile della cittadina. Il film è stato girato in Serbia e Ungheria, perchè per ovvi motivi di radiazioni non potevano tenere gli attori troppo esposti alle radiazioni. Non sia mai che si bruci il cervello di Jesse McCartney.
Ah, sì, non ve l'ho detto? Questo è un film horror con Jesse McCartney.
Le conclusioni tiratele da soli.

PS. Jesse mi ricorda incredibilmente la mia compagna di banco storica delle superiori, la Gi. Quindi, con un ricordo affettuosissimo, le DEVO dedicare questa canzone che ci ha tanto accompagnato durante gli intervalli.<3




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