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mercoledì 3 settembre 2014

La casa dei 1000 corpi

08:35
(2003, Rob Zombie)


Io e Rob ci siamo incontrati per la prima volta qualche anno fa.
E' stato un incontro fugace, quasi di nascosto, in seguito al quale mi ero ripromessa che con questo signore non ci avrei più voluto avere a che fare.
Il film si chiamava Halloween - The Beginning e non mi era piaciuto.
Non mi ero nemmeno preoccupata di informarmi se il tizio avesse fatto altri film.

Poi arrivo sulla blogosfera ed è tutto un elogiare un film chiamato La  casa del diavolo e pare proprio che fosse di 'sto Zombie.
Eh va beh, sono passati anni da quel vecchio Halloween, magari poi nemmeno me lo ricordo così bene, diamogli una chance.
Certo, dovevo partire dal primo film, che non c'entra con case del demonio ma con mille corpi.
Che, ve lo dico subito, non credo siano proprio proprio mille, ma di sicuro di cadaveri se ne vedono un po'.


Protagonisti de La casa dei 1000 corpi sono 4 ragazzi, impegnati in un road trip per scrivere un libro che parli dei locali sconosciuti della provincia. Si ritrovano da un benzinaio, che li porta a visitare un museo 'Of mosters and madmen' in cui vedono e sentono le storie di alcuni famosi serial killer, tra cui sentono parlare del Dottor Satana, chirurgo folle che è stato impiccato ad una pianta poco distante da quel benzinaio.
Gli amici decidono di visitarla, e sulla strada per raggiungerlo incontrano un'autostoppista che si rivelerà salvifica quando rimarranno appiedati causa ruota bucata.
Salvifica, sì....

Tra un disastro e l'altro i ragazzi arrivano a casa di questa pazza squilibrata che si sono tirati in macchina. Qui facciamo la lieta conoscenza di una famiglia di folli: mamma che pare uscita da True Blood, fratello (immagino, qui non sono chiari i rapporti che legano le persone) uno bruciacchiato, uno sosia ancora più cattivo di Lucius e una va beh è la squiibrata autostoppista di cui sopra.
E' interessante ci sia fatta fare la conoscenza di ogni singolo elemento della famiglia prima dell'inizio della carneficina, almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare.


E sapete con chi abbiamo a che fare?
Con una banda completamente fuori di testa di cazzoni simpaticissimi.
Mi dispiace, io stavolta tenevo per loro.
Ne ho visti di villain che mi sono piaciuti, ma questi, signori, vincono il premio Tamarreide on screen.
Ritira il premio: Sheri Moon.
Io ho iniziato più o meno a metà film a sospettare che la signora Zombie qualche problemino di equilibrio mentale ce lo avesse davvero. E' sorprendente. Assolutamente detestabile, da prendere a sganassoni in faccia dall'inizio alla fine, ma quanto è stata brava! Credo che cercherò il film anche in lingua, per vedere se la sua voce è irritante quanto quella della doppiatrice italiana.
Bellissimi personaggi anche gli altri appartenenti alla famiglia Firefly.
La mamma, precursore della moda delle milf, fa la panterona e il risultato è quanto di più goffo e assurdo mai visto.
Lucius, (che non si chiama così ma tanto qui non stiamo a notare le sottigliezze) crudelissimo e malatissimo fratellone che trasforma le sue vittime in corpi ibridi tipo l'uomo pesce, un sirenetto meno mainstream e più inquietante, con sta chioma che ha chiaramente trovato il segreto del perfetto swissh.
Da non dimenticare poi il fratello quello ustionato, che la mamma descrive come perfetto playboy suscitando la mia convulsa ilarità e che si rivela poi un tenerone (o un pirlone?) che lascia scappare la sua vittima.
Ma più di tutti, il mio cuore è stato catturato da quel personaggio deficiente di Capitan Spaulding, con tanti cari saluti ad American Horror Story e al maggiordomo.
Guardate che è un figo da non sottovalutare, eh. Temo sia quello che più di tutti ha risentito di un doppiaggio impietoso che lo ha reso quasi una macchietta da cartone animato, ma in fondo è questo suo aspetto così forzato ad essermi piaciuto tanto.

Certo, con dei cattivi così interessanti e carismatici nel loro essere dei folli sconsiderati e marcissimi, le quattro vittime ne risentono molto dal punto di vista dell'approfondimento, cosa che comunque si rivela un problema minore dal momento che è ovvio dal primo istante la fine che faranno.
Se poi proprio vogliamo elencare altri difetti, direi che La casa dei 1000 corpi è un Crispy McBacon con i clichè al posto della pancetta.
Quattro ragazzotti in viaggio, raccolgono un autostoppista, poi restano a piedi, poi addio e tanti saluti al creatore.

Ma sono forse difetti rilevanti a fronte di un divertimento così sguaiato?
Di fronte a un ragazzo che viene trasformato in sirenetta?
Di fronte a una caverna con le pareti di ossa?
Di fronte a un benzinaio truccato da CLOWN?

                                             

E in fondo Zombie non è affatto uno sprovveduto, come ha dimostrato nella scelta di musica eccezionale davvero (sì, sto facendo l'occhiolino alla scena dei poliziotti che trovano il luogo in cui stanno i cadaveri) e nel proporci salti temporali occasionali, in cui sfoggia tutta la sua conoscenza dei filtri di Instagram.

E va bene, Morto Vivente, ti sei guadagnato la terza possibilità, e a giudicare da quello che leggo in giro so già che ti guadagnerai la quarta, la quinta e così via.
Mi pare che tu e la Sheri siate una bella coppia.
Due squilibrati.



martedì 8 gennaio 2013

Legion, Scott Steward

12:40

Titolo originale: Legion

Anno: 2010

Durata: 100 min

Trailer:
 
 

Ohhhh, finalmente. Ero stanca di tutte queste recensioni positive che stavo postando ultimamente. Qualche giorno fa ho visto che avrebbero trasmesso questo film su Cielo, e non potevo farmi scappare l'occasione di dire che, dopo molto tempo, questa è la recensione di un FDC, un Film Di Cacca.

In 'Legion' si parla di un Dio molto, molto deluso da quella umanità che lui stesso aveva creato e già in passato perdonato. E come biasimarlo, in effetti. Ma, se un tempo ci punì con un diluvio universale, oggi la sua punizione sarà peggiore. Eserciti di angeli sono mandati sulla Terra a prendere possesso dei corpi degli umani e trasformarli in specie di mostri cannibali. L'unico a riporre ancora la sua fiducia negli uomini sembra essere l'Arcangelo Michele, che scenderà sulla Terra per difendere dall'attacco degli angeli la ragazza che in questo momento sta portando in grembo il nuovo Messia.

Leggendo una trama così, e dando una sbirciata al trailer, ci si aspettano due tipi di film: o un filmone epicone, o una tamarrata. Appartengono alla categoria 'FilmoniEpiconi' quei film pieni di superpotenza, che quando li finisci ti senti in grado di spaccare il mondo anche tu. Le tamarrate sono gli Expendables, per dire. Quelle americanate talmente autoironiche e metacinematografiche che gli perdoni tutto.

Ecco, Legion non è nessuno dei due. Parte con l'intenzione di essere un FE, ma non ce la fa proprio. Apprezziamo anche il tentativo, ma il risultato è il trash su pellicola.

Prima di demolire completamente il film, però, diciamo le cose positive, addolciamo la pillola.

Il tutto è ambientato in quelle specie di autogrill malfamati e malconci americani (qualcuno mi aiuti col nome, non trovo la parola esatta). Quei posti dove si fa benzina, e il telefono non funziona mai. Insomma, il clichè del benzinaio strano, ormai mio caro amico.

Ecco, il suddetto posticino si chiama Paradise Falls. Con questa ti sei guadagnato mille stelline, Scotty. Chapeau agli anglosassoni che si possono permettere giochi di parole che noi ce li sogniamo.

La questione 'posseduti sì, ma dagli angeli', da queste parti è stata molto apprezzata. È una scelta intelligente: usciamo dal solito diavoletto che possiede le ragazzine, facciamo fare i cattivi ai buoni. Finalmente. O meglio: uomini, avete fatto talmente tanto schifo che anche l'essere buono e misericordioso per eccellenza diventa un mostro. Peggio ancora: non diventa un mostro Lui, fa diventare mostri gli altri. Lui non si sporca le mani. Tu hai fatto secoli a essere una creatura orrenda, essere umano, e per punirti non divento orrendo io, ma faccio diventare te ancora peggio di quello che sei. Prendo la tua crudeltà e la elevo al cubo. Ti mostro quello che potresti diventare se io non intervenissi, e poi vi faccio morire tutti per vostra stessa mano per evitare che questa previsione si avveri.

Ma è proprio qui che le stesse positività del film gli si ritorcono contro. Le premesse ci sono, poteva essere un gran bel lavoro. Soprattutto perchè c'è una bella bella fotografia, un paio di scene sono quasi poetiche.

Intanto, chi l'ha selezionato il cast? Perchè vorrei dirgli che mettere Allison Montgomery in un film horror è un orrore. E le mettete un neonato in braccio? E non le cambiate doppiatrice? Ma che problemi avete? In secondo luogo, i baldi giovani. Mi prendete un Lucas Black e a fine film lo fate anche correre in macchina? La ginecologa col neonato, il Fast and Furious con la macchina, dovete volervi male. E un Kevin Durand che proprio non ce la fa, non c'è verso. Epico come un Calippo sciolto. Cavolo sei l'ARCANGELO GABRIELE.

Quindi, riassumendo, attori proprio no. Se poi quello che gli fai dire è peggio ancora, non risollevi la situazione. Sembrava di leggere i fotoromanzi di Grand Hotel.

Ma passiamo alle scene che dovrebbero essere horror. Devo spoilerare figlioli, mi dispiace.

Bene, la nonna. La spidergranny. Con il suo arrivo in pratica inizia l'Apocalisse, dovrebbe essere un momento pieno di tensione. Ma manca di tutto, l'effetto sorpresa è annullato dalla voce spropositatamente tenera della donna (Colpa del doppiaggio? Può essere, ma l'effetto è comunque orribile), che ti fa immaginare da subito che lei non sia quello che sembra. E già il trailer aveva detto troppo. Quando poi la nonna si trasforma nell'essere mostruoso, l'unica reazione possibile è una sana risata. La stessa sana risata che ti esce quando il gelataio si allunga tutto come Mr Fantastic e quando il bambino si taglia i pollici. Si ride troppo, e questo cancella del tutto ogni minimo sentore di atmosfera.

Dopo scene survival che a me hanno ricordato la prima stagione di The Walking Dead (se ci sono fan mi dispiace, ragazzi, se il paragone vi offende), in un modo o in un altro si arriva ad una conclusione. Scontro tra i due arcangeli. Dovrebbe essere il Momento Topico. Invece uno è vestito da Valerio Massimo Merillio, l'altro tatuato come Leonard Shelby. E poi si sparano. Ma siete arcangeli, a cosa vi serve il mitra? Uno dei due si mette a roteare su se stesso come Carolina Kostner, giuro. E quando si uccidono l'uno con l'altro fanno le faccette D'Ursiane. Imperdonabile.

Passiamo alla nuova Madonna? No, perchè la madre del nuovo Messia fuma in gravidanza. Ragazza, mi fai nascere Jesus Christ con un tumore ai polmoni, come la salviamo l'umanità così? E il corrispondente del povero San Giuseppe si chiama Jeep, sì, come la macchina. Nemmeno per questo ci può essere una giustificazione plausibile. Sempre per il fatto che lui è il tizio di Fast and Furious: Tokyo Drift.

Ultima nota: dopo questo film, Steward ha girato un film che si chiama Priest. Questo mi rifiuto di commentarlo.

 
 
(mi scuso per l'assenza di foto, la mia connessione è in sciopero. rimedierò il prima possibile)

mercoledì 28 novembre 2012

Wrong turn (Il bosco ha fame), Rob Schmidt

11:02

Titolo originale: Wrong turn

Anno: 2003

Durata: 84 min.

Trailer:
 
 
 

Ho deciso di guardare questo film in un giorno di noia, mentre sorseggiavo un tè caldo con i tarallucci. (Sia benedetto chi li ha inventati.) Invece sono rimasta piacevolmente sorpresa.

La vicenda ruota intorno a Chris (Desmond Harrington) che mentre sta andando ad un importante appuntamento di lavoro, a causa di una serie di sfortunati eventi (colta la citazione? Eh, eh?) si ritrova in un bosco insieme ad un gruppo di ragazzi. Sono tutti quanti bloccati, senza cellulare, le solite cose. Primo colpaccio: si dividono, come al solito! E scelgono di lasciare da soli nel bosco i due più idioti, che per migliorare la loro situazione se ne stanno appollaiati sulla macchina a fumarsi una canna e ad approfondire la loro conoscenza. Devo davvero dirvi chi muore per primo?

Gli altri 4 partono e si ritrovano, indovinate dove? Dal benzinaio strano!! E siamo a 3 clichè. Mi rifiuto di proseguire il conto fino alla fine del film.
 
Questo gruppetto è composto da: Chris, appunto, belloccio e intelligente. La belloccia e intelligente Jessie (Eliza Dushku) e la felice coppietta smelensa, formata da Scott (Jeremy Sisto) e Carly (Emanuelle Chriqui). Già il fatto che i due bellocci fossero anche intelligenti, coraggiosi e spavaldi è un buon segno. I due innamorati invece sono antipatici da morire, soprattutto lei. Pare brutto dirlo, ma ti auguri che sia la prima a essere fatta fuori così la smette di lagnarsi.
Il gruppo inizia ad inoltrarsi nel bosco, per cercare una strada dove chiedere un passaggio. Trovano invece una casetta. (Ma tutte queste casette nei boschi, mi chiedo io, sono una tradizione americana? Perchè io non ne ho mai trovate qui. Va beh che non sono una frequentatrice di boschi, però insomma..)





Entrano in questa casetta che si rivela essere la location più disgustosa mai riportata su uno schermo televisivo. I miei più sinceri complimenti agli scenografi, perchè non dico che ho avuto i conati ma quasi. Questa casetta si scopre essere la home sweet home di tre (quattro?) omoni brutti e cattivi di professione cannibali.
 
 
 

Inizia una lunga e divertente caccia all'uomo (agli uomini, questo post è fatto di parentesi!) lungo i sentieri del bosco e sui rami delle piante.

Si tratta di uno slasher, niente più niente meno, ma mi è piaciuto. Mi sono piaciuti gli attori, non da Oscar ma nemmeno da Razzie Award; mi sono piaciuti i cattivoni cannibaloni, mica tanto furbi, ma almeno divertenti. E mi sono piaciute le morti, mi hanno fatto spesso ridere.

La conclusione è che ci troviamo di fronte a un filmettino senza pretese, che strappa qualche risata, qualche 'Maddaaaaaaaaaaaaaaiiiiiiiiiiiiii, ma ti pare!' e che arriva degnamente alla sua conclusione. Un film comico, insomma.

Certo, se cercate i salti sulla sedia rivolgetevi altrove.

E il consiglio è sempre lo stesso, la benzina fatela al self, che costa anche meno.

giovedì 1 novembre 2012

Quella casa nel bosco, Drew Goddard

14:27

Titolo originale: Cabin in the woods.

Anno: 2011

Durata: 95 min.
 
Trailer:
 
 
 
 

FINALMENTE!

Quando è uscito questo film pestavo i piedi come una bambina per poterlo andare a vedere al cinema, ma chiaramente poi non ci sono andata. Ho aspettato un sacco prima di riuscire ad averlo e oggi, finalmente, l'ho visto. Mai attesa fu meglio ricompensata.

Grazie, Erre. Del film, della pazienza e di tutto. <3

Passiamo alla trama. Ci sono 5 amici che partono per un weekend fuori porta. È un horror, vi lascio immaginare il resto.

Ecco, io più di questo non posso dire, perchè qualsiasi altra cosa diventerebbe spoiler.

Diciamo subito cosa ne penso: questo film è GENIALE. E basta. Potrei fermarmi qui, e già avrei detto la cosa più importante, ma ho TROPPE cose da commentare! Perdonatemi per il papiro che ne uscirà.

Già il modo in cui esce il titolo del film. (!!!!!!!!!!!)

I cinque ragazzi sono IL clichè. C'è la bionda oca Jules, che poi è bionda tinta, ulteriore aggravante. Il suo ragazzo è lo sportivo Curt, poteva essere altrimenti? Amico dello sportivo è l'intellettuale Holden, che se la fa con la verginella Dana. Ultimo ma non ultimo il buffone fattone Marty. Sì, come la zebra di Madagascar. Ma non è un caso, chiaramente. E comunque, il fatto di inserire questi ruoli così famosi e predefiniti è una strizzata d'occhio assolutamente ironica a tutti gli slasher poco originali. Per le ragazze, io vi avviso che Curt è Chris Hemsworth. Per gli amici Thor. Bon, già un buon motivo per vedere il film. 'Na bellezza che manco ve lo dico.





I 5 dell'Avemaria partono e arrivano in questa casa nel bosco che, 'rcocane, è UGUALE SPUTATA la casa de 'La casa'. Oh, io sarò fissata, fin per carità, ma è lei. Da questo momento, tra l'altro, iniziano una serie di riferimenti palesissimissimi al film di Raimi. Si apre la botola della cantina di colpo, loro scendono, trovano un libro, leggono le parole in latino (là era sumero, va beh.), si inquadrano i piedi mentre scendono le scale..bene, già ti adoro, mi hai comprata.

Da questo momento in poi iniziano le stranezze, inizia l'azione.
 
 
'Cause this is thriller..thriller night!
 
 

Tornando seri e smettendo di ballare, devo dire che, oltre alla caratterizzazione dei personaggi, il film è pieno dei classici luoghi comuni da film horror: dalla scelta dei personaggi, appunto, all'introduzione della vicenda, all'odiatissimo 'Dividiamoci!'.
 
 
 
 

Qui però, tutto quanto ha un senso. Anche la scelta apparentemente superficiale e non ponderata è in realtà ben studiata e risolta alla fine del film. Niente è in sospeso. E tutto è terribilmente metacinematografico. Ci sono le due distinzioni nette, in cui una parte interpreta il regista, con la sua troupe, e tutto il settore. Dall'altra, gli attori, gli interpreti inconsapevoli di una parte già scritta, che credono di essere liberi di scegliere ma non lo sono. Credono di essere in grado di gestire la situazione e di prendere delle decisioni sulla base di riflessioni personali, e invece è tutto manipolato, tutto controllato da qualcuno di cui tu ignori addirittura l'esistenza. E questo secondo me è SPAVENTOSO. Non essere padroni di sé è una cosa terrorizzante.

Sono frustrata, vorrei dire un sacco di cose e non posso!

Sto saltellando sulla sedia dall'entusiasmo, inizio una frase e poi la cancello perchè realizzo che è un punto fondamentale della trama e non posso dirlo, e poi mi viene in mente quella scena, e quell'altra e ancora non le posso dire e fffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff.

Credo di poter dire di aver visto molti film, molti dei quali belli, alcuni bellissimi.

Questo è geniale.

Ogni scelta, ogni dialogo, ogni scena, è meglio della precedente, alcune idee ti lasciano a bocca spalancata di fronte allo schermo, in un crescendo di azione davvero teso, fino all'esplosione di violenza finale, e un finale epico.

Ma come può una persona fare una recensione decente senza poter dire niente?

Dico solo che da questo momento ogni regista di genere dovrebbe guardare questo film e prendere appunti, segnarsi quali sono i clichè che qui vengono così palesemente presi in giro per non rifarli.

O anche solo prendere appunti su come è un bel film.

Non voglio fare una recensione delle solite, in cui dico cosa mi è piaciuto e cosa no. Anche perchè m'è piaciuto tutto quanto.

Voglio solo chiedere a tutti quanti come mai non ho ancora trovato un film horror in cui ci sia un benzinaio normale.




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